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Sempreverdi.

Dopo qualche settimana da spettatore smarrito, il Garo ritorna. Ancora un poco frastornato dalla (sperabilmente temporanea) dipartita dal video del suo conduttore/eroe preferito. Un uomo di successo, buono per tutte le stagioni. Evergreen del tubo catodico e con il nome onomatopeico. Ed è certo. Se la Prima Azienda Culturale del Bel Paese ha qualche problemino di liquidità non può essere sicuramente colpa dei format di successo da Lui condotti. Ed al Garolfo pare che dal popolo degli abbonati si sollevi, unanime e gridata, una supplica: “Pino, ritorna. Il Canone ha un senso solo in presenza della tua chioma sale e pepe annegata nei pixel delle nostri apparecchi dalla luce blu”.

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P.S.

A Francesco.

(Italiche) pregunte.

garofaq

Al Garolfo pacerebbe  stimolare le centinaia di migliaia di intelligenze che leggono il blog.  Ingegneri, politologi, sociologi, infermieri, giuristi, parapsicologi, cartomanti, internisti, erpetologi, urbanisti.  Affinché forniscano il loro contributo per ottenere risposta ad alcune banali, italiche domandine.

Perché:

  1.  alla Direzione Generale della Rai deve essere nominata una signora “che gode delle  silenziose ma sicure simpatie dei vertici vaticani che vedono in lei un interlocutore affidabile“,  in luogo di una signora indipendente che risponde solo alla coscienza propria e gode delle sole simpatie (silenziose o rumorose) dei suoi collaboratori?
  2.  Dopo aver pagato il pedaggio dell’autostrada: si  paga il canone del Telepass, il gasolio è più caro, nei bagni ci sono i cestini per le offerte, se un sassetto ti frantuma il parabrezza te lo paghi, per uscire dall’atogrill dopo aver addentato un gommoso Camogli devi percorrere il labirinto come una cavia?
  3. Si paga profumatamente un conto in banca su soldini poi girati a terzi dietro lautissimo corrispettivo?
  4.  Ci si accanisce a tessere eleganti accappatoi in ciniglia che portano in giro l’acqua senza asciugarla?
  5.  I papà e le mamme accompagnano i frutti del loro amore a scuola con l’auto fin nell’atrio, come al MacDrive?
  6.  Con la mano destra si incentivano le energie rinnovabili e con la sinistra si vendono milioni di decoder per il digitale terrestre dotati di inutili milioni di lucette accese, pure da spenti?
  7.  Per cambiare la lampadina al fanale delle auto moderne è necesario smontare radiatore, testata del motore e coppa dell’olio?
  8. Nelle italiche gare podistiche la colonna sonora è il clacson dell’automobilista e non il canto di merli e passeri?
  9. Nei programmi televisivi di sport c’è solo calcio per antipasto, primo secondo, contorno, caffè, ammazzacaffè e ruttino?
  10. Gli autovelox sulle strade debbono essere segnalati con cartelli e nessuno invece segnala la venuta degli Ispettori del Lavoro o del medico fiscale?

Il Garo si scusa per le bagatelle e ringrazia in anticipo tutti coloro che ci metteranno del loro per diradare le nebbie in cui si perdono le italiche pregunte di cui sopra.

Circo Massimo..

Il Garolfo non ha resistito. Così all’ennesimo visitatore guinto in questi ameni luoghi virtuali digitando il Suo nome in un motore di ricerca, ha deciso di porre a disposizione di tutti i suoi fans uno strumento utile per seguirne in tempo reale le Cronache confezionate saltellando su e giù per lo Stivale (ovviamente, soprattutto in estate, isole comprese). Così, Siore e Siori, il Garo è lieto di annunciare la nascita di una nuova creatura, a disposizione delle centinaia di migliaia di estimatori che Massimo Mignanelli può vantare in tutto il Monno. Al grido di un motto nuovo nuovo: “Circhi Massimo? Forse qua lo trovi…”.

Ecco quindi a voi, il MignaSegugio: <click>

Una delle sue ultime peformances (al mare): <<ascolta>>

Logistica integrata.

Il Garolfo è affranto, triste. Annichilito da una privazione repentina quanto inaspettata. Il rigore, l’equidistanza, l’irriverenza, la professionalità, il prestigio. Valori che, per trenta giorni interi, saranno sottoposti a criogenesi. Accantonati, posti in stend bai. Il Nostro, scorrendo le agenzie di stampa, quasi non crede ai propri occhi. Che si soffermano, quasi come attratti da una forza invisibile, su un virgolettato:

“E adesso, cosa farà per un mese?
Registreremo un paio di puntate per il magazzino, visto che non ne abbiamo mai il tempo. Poi me ne andrò in montagna”.

Ecco, il magazzino. Dove solitamente giacciono casse di legno accatastate su interminabili scaffali, faldoni ammucchiati l’uno sull’altro, assi, forme di formaggio pronte per la stagionatura, sacchi di cemento. Nel nostro caso, però, il muletto scarrozzerebbe le cosce budinose (e a bucciona d’arancia) della Marini, quelle un poco più secchette della Parietti, i pallets con affastellati i maglioni azzurri di Crepet. I bicchieri di cristallo per le lezioni di bon ton.  E sulla trave prefabbricata all’ingresso, in bella mostra, l’insegna rossa a caratteri cubitali della ragione sociale: Bruno Logistics. E il claim: VOI ordinate, NOI eseguiamo (montagna permettendo N.d.G.).

Il Quizzone (la soluzione).

Il Garo ammette. Come rompicapo estivo non era per nulla facile. In ogni caso è finalmente è giunto il momento di svelare le generalità del nostro reporter di fiducia.  Il Mister X del Quizzone di questa torrida (telegiornalisticamente parlando), estate 2009.  Pluridecorato da innumerevoli associazioni di categoria (per foto e approfondimenti in merito click <qui><qui> e <qui> . Interessante pure il commento di Roberto sul blog di  WilNonleggerlo).  Il Garolfo invita gli internauti a reggersi forte. Perché si parla dell’immarcescibile Massimo Mignanelli, l’inviato “turistico”  del Tg1, del quale sono riportate (sotto) solo alcune (tra le tante) fatiche in giro per il Bel Paese. Accanto ad ogni link, la corrispondente “Domanda Emblema” (di seguito: D.E.), che condensa il valore aggiunto di ciascun servizio.

Massimo M. alle Olimpiadi da spiaggia (Rimini). D.E: “Praticamente guesto che è? Er carcio balilla umano?”

Massimo M. a Castel San Pietro Terme (per un giorno).  D.E: “Quanti bambini hai con te”?

Massimo M. in riviera romagnola (prove d’estate). D.E: “Percentuale delle donne che giocano (a polo N.d.G.) su cento”?

Massimo M. in Sardegna (Palau). D.E: “Da Milano a Palau, perché?”

P.S. 1: Qualora alcuni filmati risultassero rimossi, è sufficiente un click <qui> e digitare nel motore di ricerca “Massimo Mignanelli”. Si schiuderà un mondo fino ad ora inesplorato.

P.S. 2: La scorsa notte il Garolfo ha sognato  i buoni  Minzolini – Mignanelli – Romita che pogavano scatenati sul  tavolaccio dello studio, al ritmo del celeberrimo countdown di BBC News (video sopra). Dietro ad un mixer e ad una selva di cavi, la bionda Susanna Petruni sparava nella balera improvvisata una quantità enorme di decibel,  mostrando un cartello recante, a caratteri cubitali ed in colori sgargianti, questa espressione anglofona: “TIGGI’ UNO. PUTTING  NEWS FIRST”. Il Nostro chiede cortese intervento affinché qualche lettore, esperto in materia, fornisca una compiuta interpretazione onirica.

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Il Quizzone.

Ogni estate che si rispetti non può trascorrere orfana dell’ “indovina chi”, da risolvere sotto l’ombrellone.  Il Garolfo pensa  che pure  i clienti dei bagni meno evoluti, quelli senza la connessione “uai fai” possano  stampare questa pagina e riporla nella valigetta delle bocce o delle creme.  Quanto agli affezionati della montagna, non dimentichino di accartocciare la stampa di cui sopra nella tasca destra dello zaino, tra il coltellino svizzero multiuso e il mignon della grappa bianca.

Il Personaggio Misterioso che il Nostro vi propone in questo torrido agosto, durante la stagione invernale,  ama confezionare  “reportage” televisivi dai luoghi più desolati e pericolosi del Pianeta, possibilmente ricoperti da una candida coltre e tempestati da moderni impianti di risalita, oltre che da caldi ed accoglienti rifugi. Tra questi  si segnalano, a titolo meramente esemplificativo, Pragelato, Ovindoli,  Cortina D’Ampezzo, Madonna di  Campiglio. Occhiali avvolgenti, basette lunghe e sufficientemente curate,  tuta all’ultimo grido, pone  ai turisti/sciatori domande cariche di significato e che richiedono ore di studio e documentazione (“fa freddo?” “è scomodo il casco?”). Per ritemprarsi un filino, trova pure il tempo per una capatina negli agglomerati urbani, magari  con la mission di celebrare i prodigi del risotto alla Milanese.  L’inviato (da Roma!), si trova  a suo agio anche durante la stagione in corso,  in cui estrinseca le proprie abilità professionali  “prendendo d’assalto” i frequentatori delle riviere assolate, delle terme, dei centri benessere e dei locali notturni più in, indirizzando nei loro riguardi  i consueti suoni (“Quanto si spende per un pasto?” “Si mangia bene?” Signora, questi quattro bambini sono tutti suoi?”). Con la calura cambia solo l’abbigliamento: una fresca camicia di lino in luogo della pesante tuta da sci. Reggendo il microfono e scrutando l’interlocutore con aria da piacione pariolino, annuisce ad ampio raggio e sorride. Magari pensando a quanto possa essere triste, per un collega giornalista di una qualsiasi Sede Regionale Rai, vedersi soffiare il lavoro da cotanto maestro di giornalismo, all’uopo catapultato dalla lontana Città Eterna. E a quanto possa essere malinconico, per un abbonato, ipotizzare che anche un solo cent, dei 107,50 euro annuali versati nelle casse della Tivvù di stato, possa essere impiegato per pagare anche la minima parte di una sua fattura al ristorante o dell’ indennità di missione.

Come in ogni Quizzone di Ferragosto che si rispetti, il Garolfo fornisce il classico aiutino, attendendo, copiosi, i tentativi di soluzione (Nome e Cognome di MisterX):  il suo attuale Sommo Capo è il  “Minzolini”.

Per la soluzione, click  <<qui>>; per scoprire il nuovo nato del blog, il MignaSegugio, <<Click qui>>.

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“Niùs”!

27 novembre. Cucina molecolare, nuova frontiera della gastronomia (Tiggìuno, edizione delle 13.30).

28 novembre. I saldi a Long Island (N.Y.). (Tiggìdue, edizione delle 13.00).

29 novembre. Le fasi salienti del campionato italiano di yo yo a Casalecchio di Reno (Tiggìuno, edizione delle 20.00).

30 novembre. Il numero di milioni di italiani che trascorreranno il Natale in viaggio (Tiggìdue, edizione delle 13.00). Sarto inglese fa tessere gli abiti alle Mauritius e li vende con l’etichetta made in England (*). (Tiggìuno, edizione delle 13.30). “Lancio” della fiction su Papa Paolo VI (Tiggìuno, edizione delle 20.00).

1 dicembre. Tornano di moda i guanti nelle collezioni degli stilisti (Tiggìuno, edizione delle 20.30).  Cinquemilioni e 260.000 ascoltatori per la fiction su Papa Paolo VI. (Tiggìuno, edizione delle 20.30).

4 dicembre. La moda del presepe con i personaggi dell’ attualità (Tiggìuno, edizione delle 20.00). Il nuovo Nokia n-97, farà concorrenza all’I-Phone (Tiggìuno, consigli per gli acquisti, edizione delle 20.00). L’italiano medio tra i 18 e 70 anni, pigro, grasso ed inguaribilmente ottimista [oltre che un pochino telerimbecillito  (N.d.G., Nota del Garo), Tiggìdue edizione delle 20 30].  I troll stanno tornando di moda in Irlanda. Nasuti, irsuti e forzuti vivono dentro le rocce, assieme a gnomi, folletti, coboldi, elfi, nanetti, goblin e leprecauni (!). (Tiggìdue edizione delle 20.30).

E ancora. Il mouse del PC compie 40 anni; corsa all’abete; l’ippopotamo pigmeo dello zoo di Londra; i personaggi famosi e i loro cani; il libro dei VIP fotografati quando meno se lo aspettano (?). (Tiggìuno e due del 9 dicembre).

(*) Solo uno degli innumerevoli scoop del sagace corrispondente londinese dalla folta criniera.

Il Garolfo medita, sollevato, sul fatto che queste non siano le uniche veline fornite dalla tivvù dello Stato. Se la temperatura non è stabile  sui 25 gradi l’estate, 10 l’iverno, e in cielo non splende un sole come una polenta, c’è sempre la possibilità di dar notizia di qualche meteoeventoEmergenza caldo, freddo, umidità, neve, uragano, aurora boreale, acquaaltaavenezia. Se Olindo strizza l’occhio a Rosa, si apre il dibattito giornalistico sull’atroce dubbio che si sia trattato di un tic da stress,  di un ammiccamento erotico o, ancora, di un estremo, quanto maldestro tentativo di inquinamento delle prove. Se, poi, le notizie scarseggiano perdavvero, giunge in soccorso la spassosa “Nota Politica”, buona per tutte le condizioni climatiche (e tutti i colori dell’emiciclo parlamentare). Il Nostro, incuriosito, sfoglia il Devoto, alla ricerca della definizione di “servizio pubblico”. Legge  scosso, pensando che che vi sia il serio rischio che alla richiesta di un informazione ad vigile urbano per strada, questi estragga  un bel violino dal suo tascapane e strimpelli qualche soave aria. Che l’Ufficiale d’Anagrafe, in luogo di un anonimo certificato di residenza, prepari e serva al banco un dissetante mojito. Che il medico di famiglia, in luogo della ricetta per lo sciroppo, doni un grattaevinci con il quale potersi aggiudicare fino a dieci lastre o venti pigiamini di gesso. Con l’invito a ritentare, perché la prossima volta è sempre quella più fortunata.

Richiudendo il librone polveroso, il Garolfo richiama alla mente, non senza nostalgia,  l’infantile  e sinistra  inquietudine provata nell’udire la celeberrima Sigla di Inizio Programmi alle cinque in punto.  Nulla di paragonabile ai brividi che percorrono incontenibili la schiena durante la visione di un italico, pubblico, ingiacchettato mezzobusto.

P.S. Il Tiggìtre non è stato preso in considerazione in quanto in onda in orari incompatibili con i bioritmi quotidiani del Garolfo.