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Spettri.

Il Garolfo accende la magica scatoletta nera da molti (soprattutto politici), additata come il gingillo che rivoluzionetà il modo di intrattenere nei decenni a venire. No. Non si tratta di un laptop di ultima generazione con connessione ultraveloce. E’ molto di più: l’orpello che incarna la rivoluzione copernicana del broadcast. Che consente una ipersicura e ipnotica comunicazione uniderizionale, da uno a molti. Così, per evitare che vi sia solo anche la minima possibilità di trasmettere dati errati: è’ infatti importante che la tecnologia sia da supporto all’uomo affinchè (questo tapino) non sbagli. Il Garo pensa così agli svariati rischi in cui l’essere umano può incorrere navigando il web: digitare gli estremi errati del conto corrente nel sito della propria banca; insultare inopinatamente qualche malcapitato nel postare un messaggio su un forum;  leggere qualche informazione sovversiva all’interno di un blog curato da hacker alternativi e nullafacenti con i capelli rasta.

Tutto ciò, (grazieaddio) con il digitale terrestre, non può accadere. Tuttalpiù ci si può intossicare con il pentolino dimenticato sul fornello durante una appassionante puntata dedicata a Garlasco (in casa dello Sfregatore di Mani per antonomasia). Oppure si può accidentalmente picchiare il capo sul soffitto dalla sorpresa nell’udire una notizia (che sia una) proferita da qualche volto new entry del Tg1 (di nascosto dal Direttore, s’intende). Oppure, ancora, avere un improvviso tuffo al cuore all’apertura del pacco che scotta, quello da mezzo milione. Il Nostro pensa che si tratti tuttavia di rischi assolutamente calcolati, disseminati come piccole boe nell’oceano televisivo. Tra manciate di canali senza i quali sarebbe difficile, se non impossibile sopravvivere. Roba forte, dall’indiscutibile valore aggiunto. Come (tra i tanti), RED, Nuvolari , MTV (meno due), 7 Gold (meno due), 7 Gold (meno uno), FR 24, Poker Italia 24, Canale Italia, Canale Italia (meno quattro), Mediashopping, Rai Gulp (più uno), Canale Italia 2 (meno uno), Dahlia Eros (con variante Adult), Canale Italia 3 (meno due), Sportitalia 24 (meno due), Entertainment Fact (meno quattro), MDS (test), K2 (plus), Test Timb 5, Rai Next, Canale Italia (meno uno), Diretta Calcio (da uno a dieci, circa). Il Garolfo, accantonato il pallottoliere, pensa che si potrebbe indire una gara europea di allocazione efficiente dello spettro radioelettrico. Proclamando vincitore chi si avvicina di più allo zero, le istituzioni governative italiane, per una volta, potrebbero primeggiare. Distanziando di svariate decine di punti gli odiati rivali tedeschi. Gli scellerati sono infatti riusciti ad incassare (con gara), 4,4 miliardi (!) di euri per riassegnare le frequenze liberate dalla TV analogica (che nel Bel Paese sono rimaste gratuitamente agli editori), per lo sviluppo di connessioni internet veloci. Il Garo ha sempre pensato che gli amici d’oltre confine fossero solo dei gran bevitori di birra. Infatti, tale loro follia può essere compatibile solo con lo stato di ebbrezza. E neppure lieve.

Per approfondire: TV Digital Divide.

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iTuribolo.

La Chiesa intera guardi a Internet con entusiasmo e audacia e i sacerdoti diventino navigatori della Rete, partecipino ai social network e portino la parola di Dio nel grande continente digitale”. Il Garolfo legge con trasporto le parole del Sommo Pastore (rectius, del suo cibernetico ghostwriter) e pensa a sacerdoti  imprecanti (nel rispetto dei divini dettami, s’intende), innanzi ad una tastiera, tra cavi, routers, configurazioni, drivers, contratti di fornitura che promettono (e non mantengono) trascendenti velocità di navigazione. Si immagina curati che rifiutano, su Facebook, le amicizie di navigatori separati, divorziati o rei confessi di congressi carnali prematrimoniali. Che editano blog un pochino soporiferi e lontani dalla realtà (come alcune omelìe) e cinguettano su Twitter passi delle Sacre Scritture. Peccato, per questi Portatori di Parola Digitale, che la Rete raggiunga un numero di fedeli telematici addirittura inferiore a quelli che alla domenica varcano le soglie dei Sacri Edifici di Culto. Secondo la modesta idea del Garolfo, per colmare questo gap tutto italico, anche le Gerarchie potrebbero metterci del loro. Magari pepando un poco il dibattito “sui muri appesi ai crocifissi” negli edifici pubblici, con la proposta di inserire un’antennina Uai Fai in ogni crocetta di legno. Per navigare come Dio Comanda attraverso le onde delle reti pubbliche, sarebbe comunque necessario ottenere login, contrologin, password, presentare patenti, carte di identità, porti d’arma, libretti della pensione, abbonamenti del tram, tessere sanitarie, codici fiscali, partite iva, licenze di pesca o di fuochino, social cards. Oltre che soffrire rannicchiati al freddo su una panchina del centro con il Laptop sulle ginocchia o sotto gli occhi di un barista impaziente di liberare il tavolo per il prossimo cliente. A meno che, i Quadri della Santa Romana Chiesa, di solito particolarmente audìti negli emicicli parlamentari, non riescano a persuadere il Beato Legislatore ad abolire quella perversa e diabolica normicina che rende l’Italia un unicum nel globo, quanto a baluardo nella lotta contro terrorismo. O a favore di notizie televisive parzialmente scremate.

Per i “Garolfi” interessati ad approfondire:

Rete per la libertà della rete

Il Wi Fi rimane blindato anche nel 2010

Wi Fi pubblici fuorilegge in italia?

Ultim’ora. Già pronte le prime applicazioni  iPad (ultima creazione Apple), per CyberCurati, perpetue, sacrestani.

iOffertorio. Sfruttando l’accelerometro, permette ai fedeli che si accingono all’offertorio, di tenere in perfetta posizione orizzontale le ampolline con acqua e vino, opportunamente adagiate sulla nuova meraviglia tecnologica di Steve Jobs. Evitando così irrituali, dispendiosi, antiestetici sversamenti.

iTuribolo. Sfruttando il GPS dello stesso meraviglioso dispositivo di cui sopra, permette di calcolare le oscillazioni del turibolo, ottimizzando al grammo i consumi di incenso per singola celebrazione, giorno, mese, anno liturgico.

iRiconciliazione. Previa inserimento (per il mezzo di tastiera virtuale), del numero dei peccatori in attesa fuori dal confessionale (e del nome del Ministro Riconciliatore), l’iPad calcola il tempo di attesa approssimato al minuto. Contiene database d’ausilio per gli assolti, aggiornato con le preghiere di penitenza più impartite nell’ultimo mese.