Archivi tag: digitale terrestre

(Italiche) pregunte.

garofaq

Al Garolfo pacerebbe  stimolare le centinaia di migliaia di intelligenze che leggono il blog.  Ingegneri, politologi, sociologi, infermieri, giuristi, parapsicologi, cartomanti, internisti, erpetologi, urbanisti.  Affinché forniscano il loro contributo per ottenere risposta ad alcune banali, italiche domandine.

Perché:

  1.  alla Direzione Generale della Rai deve essere nominata una signora “che gode delle  silenziose ma sicure simpatie dei vertici vaticani che vedono in lei un interlocutore affidabile“,  in luogo di una signora indipendente che risponde solo alla coscienza propria e gode delle sole simpatie (silenziose o rumorose) dei suoi collaboratori?
  2.  Dopo aver pagato il pedaggio dell’autostrada: si  paga il canone del Telepass, il gasolio è più caro, nei bagni ci sono i cestini per le offerte, se un sassetto ti frantuma il parabrezza te lo paghi, per uscire dall’atogrill dopo aver addentato un gommoso Camogli devi percorrere il labirinto come una cavia?
  3. Si paga profumatamente un conto in banca su soldini poi girati a terzi dietro lautissimo corrispettivo?
  4.  Ci si accanisce a tessere eleganti accappatoi in ciniglia che portano in giro l’acqua senza asciugarla?
  5.  I papà e le mamme accompagnano i frutti del loro amore a scuola con l’auto fin nell’atrio, come al MacDrive?
  6.  Con la mano destra si incentivano le energie rinnovabili e con la sinistra si vendono milioni di decoder per il digitale terrestre dotati di inutili milioni di lucette accese, pure da spenti?
  7.  Per cambiare la lampadina al fanale delle auto moderne è necesario smontare radiatore, testata del motore e coppa dell’olio?
  8. Nelle italiche gare podistiche la colonna sonora è il clacson dell’automobilista e non il canto di merli e passeri?
  9. Nei programmi televisivi di sport c’è solo calcio per antipasto, primo secondo, contorno, caffè, ammazzacaffè e ruttino?
  10. Gli autovelox sulle strade debbono essere segnalati con cartelli e nessuno invece segnala la venuta degli Ispettori del Lavoro o del medico fiscale?

Il Garo si scusa per le bagatelle e ringrazia in anticipo tutti coloro che ci metteranno del loro per diradare le nebbie in cui si perdono le italiche pregunte di cui sopra.

Spettri.

Il Garolfo accende la magica scatoletta nera da molti (soprattutto politici), additata come il gingillo che rivoluzionetà il modo di intrattenere nei decenni a venire. No. Non si tratta di un laptop di ultima generazione con connessione ultraveloce. E’ molto di più: l’orpello che incarna la rivoluzione copernicana del broadcast. Che consente una ipersicura e ipnotica comunicazione uniderizionale, da uno a molti. Così, per evitare che vi sia solo anche la minima possibilità di trasmettere dati errati: è’ infatti importante che la tecnologia sia da supporto all’uomo affinchè (questo tapino) non sbagli. Il Garo pensa così agli svariati rischi in cui l’essere umano può incorrere navigando il web: digitare gli estremi errati del conto corrente nel sito della propria banca; insultare inopinatamente qualche malcapitato nel postare un messaggio su un forum;  leggere qualche informazione sovversiva all’interno di un blog curato da hacker alternativi e nullafacenti con i capelli rasta.

Tutto ciò, (grazieaddio) con il digitale terrestre, non può accadere. Tuttalpiù ci si può intossicare con il pentolino dimenticato sul fornello durante una appassionante puntata dedicata a Garlasco (in casa dello Sfregatore di Mani per antonomasia). Oppure si può accidentalmente picchiare il capo sul soffitto dalla sorpresa nell’udire una notizia (che sia una) proferita da qualche volto new entry del Tg1 (di nascosto dal Direttore, s’intende). Oppure, ancora, avere un improvviso tuffo al cuore all’apertura del pacco che scotta, quello da mezzo milione. Il Nostro pensa che si tratti tuttavia di rischi assolutamente calcolati, disseminati come piccole boe nell’oceano televisivo. Tra manciate di canali senza i quali sarebbe difficile, se non impossibile sopravvivere. Roba forte, dall’indiscutibile valore aggiunto. Come (tra i tanti), RED, Nuvolari , MTV (meno due), 7 Gold (meno due), 7 Gold (meno uno), FR 24, Poker Italia 24, Canale Italia, Canale Italia (meno quattro), Mediashopping, Rai Gulp (più uno), Canale Italia 2 (meno uno), Dahlia Eros (con variante Adult), Canale Italia 3 (meno due), Sportitalia 24 (meno due), Entertainment Fact (meno quattro), MDS (test), K2 (plus), Test Timb 5, Rai Next, Canale Italia (meno uno), Diretta Calcio (da uno a dieci, circa). Il Garolfo, accantonato il pallottoliere, pensa che si potrebbe indire una gara europea di allocazione efficiente dello spettro radioelettrico. Proclamando vincitore chi si avvicina di più allo zero, le istituzioni governative italiane, per una volta, potrebbero primeggiare. Distanziando di svariate decine di punti gli odiati rivali tedeschi. Gli scellerati sono infatti riusciti ad incassare (con gara), 4,4 miliardi (!) di euri per riassegnare le frequenze liberate dalla TV analogica (che nel Bel Paese sono rimaste gratuitamente agli editori), per lo sviluppo di connessioni internet veloci. Il Garo ha sempre pensato che gli amici d’oltre confine fossero solo dei gran bevitori di birra. Infatti, tale loro follia può essere compatibile solo con lo stato di ebbrezza. E neppure lieve.

Per approfondire: TV Digital Divide.

“Bissione”. (Parte seconda).

2/2. Continua da “Bissione” (parte prima).

Dunque, dove si era rimasti. Ah, certo. Il Garolfo, bello soddisfatto, si reca (uff, di nuovo) alla casa del Padre (certo, sempre il proprio, non quello Supremo). Gli mostra orgoglioso le tre ricariche, con misure mozzafiato. Cento – sessanta – sessanta.

  1. Scopri il codice segreto a 10 cifre, grattando la striscia in basso a destra.
  2. Annotati e tieni a portata di mano il numero della tessera Bissione Premium che vuoi ricaricare.
  3. Accertati che la tessera sia inserita correttamente nel box interattivo sintonizzato su Premium Attivazione.
  4. Per attivare una ricarica, invia un SMS al numero 340.xxx.xx.xx con scritto “ric” (speriamo che Gian non ne abbia a male N.d.G),  seguito dal tuo numero di tessera, da un punto e dal codice segreto a 16 cifre, o vai alla sezione ricarica del sito www.BissionePremium.it, o chiama da telefono fisso il numero verde 800.xxx.xxx, o da cellulare il numero a pagamento o2.xx.xxx.xxx.
  5. Attendi il messaggio di conferma di ricarica tenendo il box interattivo sintonizzato su Bissione premium.
  6. Il credito ricaricato deve essere consumato entro la data riportata sul retro della tessera Bissione Premium (non sia mai che i soldini vadano a male. N.d.G.).

Il Garo,  già esausto, si rende conto di essere solo all’inizio di un lungo e tortuoso percorso. Ricaricata la tessera, ora è il momento di acquistare l’Offerta Speciale (di nome ma non proprio di fatto…N.d.G). Visto il difetto di notizie scritte sulle ricariche e sul libricino blu della tessera,  vista altresì la poca dimestichezza del Padre con gli strumenti informatici, si connette al sito www.BissionePremium.it  e scopre che se “sei un cliente Easy Pay  con la tessera  scaduta il 30/06/09, ti abbiamo inviato a casa la tessera che non scade MAI” (la pubblicità della mascula schiuma da barba del pettonudoglabro ha fatto proseliti). Essendo il GaroBabbo così masochista da non voler privilegiare di pagamenti con comodi addebiti trimestrali su conto corrente bancario o carta di credito (oltre che di sinuose condizioni contrattuali), passa oltre.  “Se scegli di pagare utilizzando il credito sulla tua tessera, controlla di avere un credito uguale o superiore al valore dell’offerta che desideri attivare”. Mmm. Il GaroRagioniere medita. Gallery + Calcio costa 249. La tessera è ricaricata per 220. Il credito non è uguale o superiore.

Tuttavia ricorda le parole del rivenditore bofonchiante: “il costo della tessera (39) sarà rimborsato in caso di acquisto di prodotto in offerta entro un mese dall’attivazione”. Il Cagnolino nero Tignoso si chiede se avesse ragione il gerente oppure sia più affidabile il sito informatico. Decide così di affidarsi alla efficiente consulenza via cornetta di BissionePremium, chiamando l’199.xxx.yyy (le vie del Signore per pagare sono infinite, quelle per districare le digitali matasse ingarbugliate molto poche, anzi una. E a pagamento. N.d.G.). Dopo dieci minuti di allegra musica (e tassametro telefonico in funzione), il Nostro desiste e procede comunque all’acquisto. Eureka! Missione compiuta. Dunque l’omone svogliato del negozio diceva il vero. Ma se il Garolfo, per scrupolosa diligenza, avesse ricaricato un’altra sessantina di dobloni, l’acquisto sarebbe andato comunque a buon fine. E magari il campo da calcio sarebbe pure parso più verde, i giocatori più bravi e i dirigenti di BissionePremium ancora più contenti.  Dopo aver sudato le sette pellicce,  nota quanto sia azzeccato il termine commerciale Easy Pay; rispetto a quanto sopra, sarebbero stati più Easy pure i calcoli statici di monsieur Eiffel per erigere la sua celeberrima opera architettonica. Nota altresì come sulla tessera sia rimasto (casualmente) un credito di 10. Gelosamente custodito dal salvadanaio elettronico, come sussurrato invito ad una nuova Via Crucis l’anno venturo. Con la differenza che il porcellino rosso in terracotta, posato sul comodino, quando si rompe con il martello restituisce le monetine faticosamente risparmiate. Del resto il Bissione, con il porcellino, ha gran poco in comune. Solo un viaggio della speranza su una grande barca in legno. Qualche annetto fa.   

“Bissione”.

Il GaroBabbo chiama il figliuol (prodigo) a rapporto. La Vecchia Signora riprende la stagione agonistica e l’ex Padrone di Casa gradirebbe godersi le corride dell’arte pedatoria sul suo nuovo ellecidì 37 pollici.  Il Garolfo, atterrito, già si prefigura quanto lo attende: attivare il servizio peiperviù. Gli sono stati forniti vitto, alloggio, una retta educazione, per parecchi anni, indi non si può assolutamente esimere.

Passo n. 1. Dopo non poche ricerche, scopre che la “vecchia” Tessera è scaduta. Manco fosse un panettone, una colomba o una confezione di insalata russa: destinazione cestino. Passo n. 2. Si dirige a passo lesto verso un rivenditore, che gli adagia nella mano un rettangolino di plastica nuovo fiammante, alla modica somma di euro trentanove che consente, meraviglia delle meraviglie, la visione di tutti i contenuti per un lungo mese. Neppure il tempo di porre un quesito che l’addetto rivolge l’attenzione al cliente successivo, limitandosi a biascicare che il costo della tessera sarà rimborsato. Passo n. 3. Il Cagnolino nero tignoso orienta il musetto verso la dimora del GaroBabbo, rapito dai contenuti del libricino blu, recante, in copertina: Tessera Prepagata Ricaricabile, sulla pagina 3 del quale è scritto: “Non aspettare che il diritto di visione incluso scada e la tua tessera venga sospesa! Se acquisti un’offerta speciale entro 30 giorni dall’attivazione, l’intero valore della tessera ti verrà scontato dal prezzo dell’offerta speciale scelta. Scopri subito la convenienza (!). Sintonizza il tuo televisore su Premium Menù o collegati al sito xxx e scegli tra le offerte disponibili. Mediaset Premium ti propone una vasta scelta di contenuti: scegli il pacchetto che fa per te”. Passo n. 4. Il Garo ritorna alla Dimora del Padre (non quella Dimora…N.d.G.), brillo di gaudio per la suprema libertà di scelta che gli viene attribuita dai padroni del Biscione. Lo invita a sedersi comodamente in poltrona e a prestare la massima attenzione, in quanto l’illustrazione risulterà alquanto lunga ed articolata. 4.1.: Non sarà più possibile acquistare la singola partita, ma un’offerta che comprende tutte le partite, fino al termine del campionato. Già la sbronza di scelta comincia a passare. 4.2.: Oltre agli incontri, potrà gustarsi anche l’offerta Gallery. 4.3.: Con la modalità easy pay, fornendo le coordinate del conto corrente o della carta di credito, potrà fare in modo che al resto pensino a tutto Loro. Il GaroBabbo pare avere compreso l’essenza della dissertazione e argomenta ai punti precedenti, con quelli seguenti. 4.1.: “In questo modo pagherò anche le partite che non vedrò perché impegnato nel torneo domenicale di briscola”; 4.2.: “Mi interessano solo le partite di pallone, dei tunnel m’importa il giusto”; 4.3.: “Le mani nelle tasche non me le pone  nessuno, anche perché, se mi dovessi stancare di guardare calci in TV,  non ho di certo tempo da buttare per l’invio di almeno una dozzina di raccomandate  ed altrettante telefonate al call center per la scelta del recesso“. Il Nostro cerca di fare una sintesi mentale delle esternazioni del Sommo Padre  e ribussa alla porta dell’energumeno appollaiato dietro il bancone del negozio di elettrodomestici. Per acquistare la vituperata ricarica

Parte 1/2. Continua in “Bissione”. (Parte seconda).

GaroRun.

Il Garolfo ripone il vademecum blu con l’effige del biscione  fornito dal babbo, al fine di sostanziosa, stellare consulenza per accendere  i riflettori sul calcio digitale terrestre (delle amene curiosità apprese sul tema magari riferirà in futuro).

Smart card

E’ giunta l’ora di precipitarsi fuori per il varo delle Mizuno bianche fiammanti. Neppure il tempo di percorrere qualche centinaio di metri che i nuvoloni neri che sovrastano il suo capoccione cominciano a rilasciare scrosci  fitti ma gradevoli, solcati  da qualche raggio di sole. Il Garolfo-bagnato rinnova così la propria (virtuale) tessera di iscrizione all'”Ordine dei Podisti A Tutti i Costi”. Trascorsa una manciata di minuti, la fatica si annuncia improvvisa, i polpacci prendono a bruciare e la mente non è più distratta dall’impeto del torrente, dallo strusciare della maglietta e dall’attrito del gel sui sassolini catramati. Vieppiù,  il suono delle campane  attribuisce alla sessione un tocco sentimental-nostalgico. La mulattiera  si inerpica lievemente; quanto basta. Un esercito di lumacone temerarie (e parecchio scivolose N.d.G.) si tuffa incosciente sull’asfalto, attratto, fatalmente, dall’ improvviso flutto di umidità. In overclock agonistico totalizzante e con tono tutt’altro che sussurrato, al Garo non pare vero annunciare ad una signora (dai tratti vagamente ucraini), accovacciata sotto un larice, che la pioggia ha cessato di cadere (l’occhiata che segue, abbinata ad un crudele silenzio, risultano d’un’eloquenza disarmante). Incompreso. Tant’è.  Poco oltre, una costruzione di pietra grigia e legno stagionato; accanto un Ducato color turchino parcheggiato alla “arriva il parroco”. Gruppo Volontari della Sofferenza. Epigrafe scolpita nella carrozzeria con caratteri tutt’altro che discreti e di aiuto psicologico destinato più agli assistenti che agli assistiti. Le Mizuno, dal canto loro, superata a pieni voti la prova di iniziazione, sono ammesse a pieno titolo nel parco babbucce del GaroRun. Il quale, con il fiato sempre più corto, scruta con sguardo speranzoso il posto guida del Ducato, consumato dalla ruggine. Sognando di poter affrancare l’ipotetico autista dal proprio anelito al compimento della quotidiana, buona, salvifica azione. Con buona pace della matrona accosciata sotto la pianta preferita e delle escargot suicide che attendono. Sulla via del ritorno.