Archivi del mese: agosto 2008

Aggregazioni semplificative (due).

Praticamente a fagiuolo. Il Garolfo riceve un SMS P&P (tipo Pubblicità progresso, N.d.G.), del tenore seguente.

Fai un gesto di civiltà. Se hai ricevuto da (omissis) un SMS che parla di riallineamento delle tariffe” (=pagare di più), chiama il 190 e chiedi le modalità per recedere da (omissis). Attenzione. Non chiedere la portabilità del numero. Ma come recedere. Forse ci ripensano. Fai girare questo SMS.

Pensa che il rapporto con il proprio Gestore è paragonabile agli amori agostani dei tempi che furono. “O te o nessun’altra”. Decide allora di porre fine al proprio stato di innamoramento (post) passionale. Dopo svariate promesse da marinaio di un manipolo di telefoniste/i e responsabili dell’Ufficio Marketing, vengono  finalmente trasmessi, da uno di loro,  un paio di documenti, il secondo dei quali è così intestato: “Dichiarazione di recesso – richiesta rimborso credito“. Il Nostro sgrana gli occhi unendo, nella lettura, le parole della prima riga: “La gestione delle richieste di recesso e rimborso prevedono un costo a carico del cliente che verrà addebitato tramite acquisto di Carta Servizi. Ricorda allora le parole sulla gratuità della sua (ex) innamorata/Gestore (si veda “Aggregazioni semplificative uno”). Si sente ferito. Tradito. Ingannato. Menato un pochino per il naso. Come se, rincasando prima del previsto, avesse trovato la propria bella a letto, poco vestita, finestre aperte con tende svolazzanti, canottiera bianca a righe appesa al pomello ottonato del letto in ferro battuto, scarpa da uomo in pelle nera sul davanzale che custodisce un calzino bianco.

Il Garolfo pensa, allora, che se quello di cui si tratta è un Recesso gratuito, allora è meglio utilizzare la Carta servizi per accedere alla toilette ed infine porre fine alla procedura tirando con forza e decisione la (re)catenella.  Che, in soldoni, significa bla bla e messaggini solo quando realmente indispensabile.

Per gli ulteriori sviluppi:  “Aggregazioni semplificative (tre)”Genky’s blog, che il Garo ringrazia per la collaborazione.

Aggregazioni semplificative (uno).

Il Garolfo riceve un messaggino agostano dalla sua Compagnia Telefonica “di fiducia”. Prima di consumare il pasto quotidiano legge sul giornale un comunicato dal medesimo tenore dei centosessanta caratteri.

“(omissis) informa che a partire dal 1 ottobre 2008 procederà ad aggregare alcuni vecchi piani ricaricabili non più sottoscrivibili (elenco a piè di pagina), con l’obbiettivo di semplificare il proprio portafoglio (*) di piani tariffari, nonché rendere nuove tipologie di servizi e promozioni accessibili a tutti i propri clienti. I clienti interessati potranno in qualunque momento scegliere gratuitamente uno dei 5 piani tariffari della attuale offerta di (omissis), oppure scegliere, entro il 30 settembre, il nuovo piano Easy Day Special che permette di parlare con tutti a 15 centesimi al minuto senza scatto alla risposta e con tariffazione sugli effettivi secondi di conversazione. Inoltre, entro il 30 settembre, i clienti con tali profili tariffari avranno la possibilità di attivare gratuitamente la promozione Infinity per parlare gratis con tutti i numeri (omissis) dopo il primo minuto di ogni chiamata. Sono a disposizione il numero gratuito 42593 e il sito (omissis) per conoscere le condizioni dei piani e le modalità della suddetta semplificazione, avere maggiori informazioni su come effettuare il cambio piano gratuito, attivare la promozione o esercitare gratuitamente il recesso ai sensi dell’art. 70.4 del d.lgs. 259/2003″.

(*) Il verbo più appropriato da affiancare al portafoglio dei clienti è sicuramente diverso. N.d.G, nota del Garo.

Il Garo è dispiaciuto. In fondo al suo Piano telefonico un pochino era affezionato. Cerca di accettare l’ineluttabile ed all’improvviso, colto da un senso di francescana carità, si allaccia gratuitamente le scarpe, chiude a sbafo l’uscio di casa, inforca, sempre senza pagare alcunché, la propria fida due ruote, dirigendosi in centro. Saluta gratuitamente il garzone di fiducia il quale, a sua volta (sempre a titolo gratuito), contraccambia. Pensa che l’alone mistico che lo circonda potrebbe addirittura conferirgli virtù miracolose. Come quella di cogliere, tra le amene informazioni scandite da una meccanica voce femminile pre-registrata, anche le modalità per esercitare, senza costi, il recesso.

Per gli sviluppi il Garo vi invita a visitare anche “Aggregazioni semplificative due” e    “Aggregazioni semplificative tre”

Girolamo (parte prima).

Parte 1/2.

I mezzibusti televisivi ripetono a tamburo battente che fa un gran caldo. Il Garo, suo malgrado, si persuade che l’aria agostana è afosa e soffocante. Così, nonostante non si ritenga ancora del tutto anziano, rammenta il fonogramma diramato alcuni anni or sono dal saggio Girolamo, e si accoda alle decine di migliaia di capelli d’argento in fuga dalla improvvisa ondata di caldo assassino. Il Nostro può così finalmente volteggiare tra gli scaffali tracimanti di prodotti, accarezzato da un vento soave, che a tratti è brezza e a tratti è turbine.

Per ingannare il tempo raccoglie un cestino ai piedi della cassa, perché il carrello ingombra. In fondo, il consumo è volàno per l’economia. Qualche barattolo di Bifidus Actiregularis (ex Bifidus Essensis); senza per questo dimenticare il beverone bianco che aiuta a ridurre il colesterolo. Cinque bottiglie di acqua che elimina l’acqua; quattro del passerotto calciatore, tre della salute, due di Miss Italia, una con la particella che non gli passa più. Un tubetto di crema spianarughe (perché Io Valgo). Tre stecche di Fetta al Latte. Due confezioni di affettato di tacchino ideali per i podisti da bagnasciuga alla disperata ricerca del loro Aequilibrium. Una scatola di rasoi quadrilama con doppia striscia superlubrificante antirritazione. La prima lama avvisa il pelo, la seconda lo solleva, la terza gli concede l’ultima sigaretta, la quarta (bontà sua, finalmente), lo estirpa. Un chilo di pastariso all’italiana (solo perché la carnepesce non è ancora stata inserita nei trattati di cucina). Ricorda che la sorella necessiterebbe di omogeneizzato del pilastro greco a base di manzo, da disciogliere nel brodino, unico pasto che la tonsillite le consente di consumare. Accenna a chiedere informazioni ad una commessa arrampicata come un geco su di un espositore ma poi pensa che non intende fare la figura del padre snaturato alla ricerca, per la prima volta, delle vettovaglie per il pupo. Spinto dall’amore fraterno, adocchia una allegra e chiassosa famigliola con lattante al seguito che, dopo un estenuante tour merceologico, lo conduce diritto diritto al reparto pappe e affini…

Parte 1/2. Continua…