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Zeronove.

L’immagine si dissolve, in una serie di onde, verso un flashback in cui Ridge & C. appaiono e si muovono come dietro ad un vetro appannato. Con qualche capello moro in più (gli attori); qualche  graffetta e  qualche etto di botulino in meno (le attrici). Il Garolfo pigia off sul telecomando, pensando a tal trovata degli autori di soap, utile per ridare nuova linfa a bobine di cellulosa da mò archiviate e menare il can per l’aia per un manipolo di puntate in più. Il Garo decide così di mutuare il poco elegante escamotage  riproponendo, a grande richiesta (?!), lo scritto divulgato da queste parti un anno fa (rinvenibile <<qui>>). Reperto utile per dimostrare che certuni temi, comportamenti e notizie,  sono (e saranno) come i messaggi di Gandhi, il puzzle e la tombola a Natale, lo spot della Cedrata Tassoni, la (asserita) lotta ai privilegi dei nostri parlamentari e la Carta Costituzionale repubblicana: vecchi ma sempre attuali.

Affinché il fluire della sabbia nella clessidra sia in ogni tempo foriero di piacevoli novità. E, perché no, di viaggi. Magari in grado di cambiare (pur anche se in modica misura), la vita.

Buon 2009!

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Chi ben comincia.

Non depositare le posate “a barchetta” nel piatto terminati i pasti. Recarsi tutti i lunedì al supermarket delle tre consonanti per accaparrarsi l’offerta ampiamente reclamizzata negli spot domenicali, tra un viaggio a Capoverde e l’ennesima intervista all’ennesimo calciatore (che dovrebbe umilmente accontentarsi dell’esercizio dell’arte pedatoria). Estirparsi dal letto in tempo utile per depositare il pigiama in un luogo diverso dal bidet (oue, viv la France!!). Essere accomodante con l’operatrice del call center che propone tariffe algoritmiche a costo zero. Versare il canone annuale della grigia saponetta autostradale pensando che in fondo, pagare per pagare, ha il suo fascino. Osservare con sguardo caritatevole e comprensivo la signora dai capelli turchini che si infila spintonante nel tornello del grande magazzino (tanto, poverina, è anziana). Non sprofondare l’indice destro fino alla seconda falange nell’impasto della torta giornoenotte.

Questi i propositi del “Garo” per l’anno testè iniziato. Ognuno con il destino ampiamente segnato. Come quelli del lunedì. Con la differenza che, fortunatamente, questi turbano il sonno solo per un paio di notti dopo l’oblìo delle luminarie.