Il Garo, finalmente di ritorno nello Stivale, è in grado di inspirare, a pieni polmoni, l’afflato informativo sprigionato dai potenti ponti radio di Mamma Rai. Il Nostro era ormai stremato nel leggere notizie friviole sui giornali dell’emisfero australe. Come quella delle locomotive acquistate (non propriamente in saldo) dalla Cina e già in panne dopo solo un paio d’anni di marcia sui binari namibiani. In preda a delirio indotto da astinenza televisiva prolungata, impugna avidamente il telecomando e pigia il numero due, all’ora del Tiggì serale dal cubetto rosso roteante (*).
[sigla apertura+ titoli].
“Il governo ha posto la fiducia e l’opposizione protesta (Scoop sorprendente. Come cornice immancabili dichiarazioni, a microfono spalancato, dei noti esponenti…N.d.G.)”.
“Sarà una sfida a tre quella per la Segreteria del Partito democratico (…)”.
“La Sardegna è devastata dai roghi (…)”.
“Lo Scirocco e l’ afa, oltre alla Sardegna, attanagliano tutta Italia e anche l’Europa”. (Segue l’approfondimento di certa Federica Bambagioni, con ampia dissertazione sulla differenza tra temperatura effettiva e percepita. Il tutto condito da una fresca spruzzatina di inediti riflessi filmati di fontanelle zampillanti e anziani seduti sulle panchine a leggere il giornale).
“Uccisa dal compagno a colpi d’accetta”.
“Ritratta il fratello del bimbo sbranato dai cani”.
“Il caso del docente americano di colore arrestato per errore”.
“Nuova influenza”.
Il Garolfo osserva come il notiziario (termine forse un poco roboante per il prodotto di cui si tratta), termini de facto al minuto 15 e 19 secondi (al lordo del servizio sul caldo). Il tempo rimanente è dedicato a gradevoli giocondità, che l’eroe “Minzo” non esiterebbe a definire “gossip”. Di seguito, in rapida carrellata.
“Conto shock in una tintoria di Milano. Il titolare si difende: sono i nostri prezzi (…)”
“Superenalotto: serata da brividi. In palio oltre 102 milioni di euro. In Italia si continua a sognare”. (Italia, popolo di pizzaioli, latin lovers, mandolinari e…sognatori N.d.G). “Collegamento in diretta con la SISAL di Milano (…)”.
Il Nostro, in analogia con i film western della miglior tradizione, osserva come non potesse mancare il cattivone di turno. Il nemico n. 1 delle Reti televisive. La Rete. Quella internet. “Nel mirino truffe on line, con carte di credito obiettivo primario da saccheggiare. Ma c’è anche il fenomeno del phishing, che si alimenta sul web”.
“Truffe per clonare bancomat e carte di credito”.
“Dopo un secolo, in molte scuole della russia torna l’ora di religione (…)”
“A londra, penuria di fedeli e di soldi, la Chiesa anglicana offre prezzi scontati per matrimoni o battesimi” (segue immancabile corrispondenza del Giovannone d’oltremanica con il ciuffo ribelle).
“Con il caldo, la sicurezza alimentare diventa una priorità”. Quindi, in onda l’illustrazione del decalogo per la bella stagione del Ministero del Welfare. Così, interpretando lo spirito del Servizio Pubblico, il Garolfo decide di trascrivere fedelmente, in tale sede, le preziosissime dritte.
“Anche in estate è vietato saltare i pasti; evitate cibi troppo elaborati; per evitare problemi di disidratazione è consigliabile bere almeno un paio di litri d’acqua al giorno (fortemente consigliati frullati, spremute e succhi di frutta). Infine limitare l’assunzione di alcolici. Quando fate la spesa rivolgetevi al vostro rivenditore di fiducia e controllate sempre la data di scadenza. Attenzione al trasporto degli alimenti, specie se surgelati. Arrivati a casa mettete sempre tutto nel frigorifero che va tenuto pulito ed alla giusta temperatura. I cibi, una volta cotti, vanno consumati al più presto. Anche il barbecue ha le sue regole. La carne bruciata non si mangia, sconsigliato cuocere la bistecca ancora surgelata. E al ristorante, occhio ai cibi crudi”. Il Garolfo, commosso per il valore aggiunto della nuova, nota acutamente come d’inverno si possa invece: fare la spesa dal mercante abusivo all’angolo; comperare cibi da tempo ammuffiti; abbandonare i surgelati in auto, con il riscaldamento acceso, per un pomeriggio intero; gettare gli alimenti in lavatrice perchè il frigo è lurido e con il compressore fuori uso; riporre la bietola bollita nel contenitore dell’organico e da là ritrarla per la consumazione, una settimanella più tardi. Lecito pure, nella stagione fredda, sgranocchiare pezzi di brace ancora ar’dente.
Ma la tivvù tiene molto anche alla salute dei propri abbonati. Fornendo, nel frangente, il meglio di sé.
“Italiani all’estero per problemi sanitari. Chirurgia estetica (notoriamente connessa a problemi sanitari indilazionabili N.d.G.) e cure odontoiatriche, fecondazione artificiale. Spesso il miraggio di un facile risparmio (…). Tanti gli aspiranti genitori che si recano all’estero aggirando le leggi italiane (!) (termine più corretto sarebbe il seguente: “dove si applicano le leggi dei rispettivi Stati N.d.G.) e alimentando un business di 70 milioni di euro. Una montagna di soldi, che però attira anche gente senza scrupoli, come dimostra il traffico illegale di ovuli in Romania. L’unico modo per difendersi è quello di pensarci due volte (una per figlio desiderato, magari…N.d.G.), prima di prendere la valigia quando la salute è in gioco, ricordando che il Sistema Sanitario italiano è riconosciuto anche all’estero come uno dei migliori del mondo”.
“Formula uno a Roma, ipotesi di un Gran Premio nel 2012″.
“Mario Orfeo è il nuovo Direttore del Tg2, lo ha deciso il Consiglio di Amministrazione di viale Mazzini(…)”. (Sarà per lui compito particolarmente gravoso mantenere gli eccellenti standard di autorevolezza della Testata…N.d.G.).
“Ed è tutto per il momento. Il Tg2 torna con l’edizione della notte alle 23.30 circa. Grazie, buona serata” [sigla chiusura].
Il Nostro stoppa il cronometro. L’agonia termina al minuto 30 e 25 secondi. Roba da far impallidire i più implacabili redattori della Pravda. Gradirebbe intensamente mantenersi desto fino alla prossima edizione. Ma M-orfeo attende, così si trascina pigramente verso il letto, di certo meno ignorante di mezz’ora addietro. Nella sua mente riaffiorano nostalgicamente le locomotive ferme in un (ahiGaro) lontano capannone metallico abbacinato dal sole africano e raffigurate sulla prima pagina del “Namibian”. Che fosse informazione, quella?
(*) Tg2 ore 20.30 di giovedì 23 luglio 2009.