Archivi del mese: febbraio 2009

Vota Antonio.

Al Garo sarebbe piaciuto  che una sera, Antonio, dopo una giornata di duro lavoro all’Autorità ed una doccia, avesse gironzolato un pochino in rete e fosse incappato nelle pagine del blog che narrano delle rimodulazioni tariffarie. Di un fatto è praticamente certo. Della grande festa, con brindisi finale, tenutasi nelle sedi amministrative di due delle quattro sorelline della telefonia mobile per il buffetto sulla guancia assestato da Antonio & C. Conigliette, saltimbanchi, tartine al caviale, bollicine della riserva premium, catering di primissima scelta. Il Nostro comprende il motivo di cotanto gaudio. Se una sera d’estate, un comune impiegato venisse fermato dalla polizia, con la propria auto contromano in tangenziale e l’agente esordisse con: “prego, concilia? Sono un euro e cinquanta, grazie“,  perché non dovrebbe suggellare con un bel party il suo stato di nato con la camicia? Ma Giada e Pina, le sorelle dei telefonini, non sono nate con la camicia, ma con lo scafandro. Sfoglia di qua, sfoglia di la, il Cagnolino Nero tignoso incappa nella Delibera 26/08/CirPiano di numerazione nel settore delle telecomunicazioni e disciplina attuativa”. In particolare, sgrana l’occhio sull’allegato A, articolo 8, paragrafo 7: “gli operatori possono disporre la cessazione della relativa numerazione qualora non vengano intrattenuti con il cliente rapporti commerciali per un periodo continuativo di almeno 24 mesi. Gli operatori definiscono le modalità affinché l’utente possa continuare ad usufruire del numero entro il predetto periodo”. Su un giornale che ne sa molto di accadimenti economici, scopre che le sorelline non si sono fatte pregare e ad inizio 2009, ligie alle regole, hanno definito le modalità. Giada e Pina prevedono che dopo 12 – 13 mesi dall’ultima ricarica, la SIM card venga comunque disattivata (perché la SIM è cosa diversa dal numero, ohibò) , ed il numero resti nel loro archivio per un altro annetto; il  vituperato cliente può così chiedere, con il cappello in mano, di riattivarlo. Il Garolfo crede che per fare ciò, in genere, sia necessario acquistare una nuova SIM su cui trasferire il numero sospeso; crede pure che le SIM non siano GRATIS (almeno nell’accezione del termine che intendono i comuni mortali).

Il Nostro medita sul fatto che Giada e Pina, da buone sorelline, di tanto in tanto  si fanno le linguacce e fingono di punzecchiarsi,  ma quando si tratta di immergere il ditino nel vasetto della marmellata alle spalle della mamma, dimostrano di andare d’amore e d’accordo, di essere solidali e di volersi un gran bene. Dal canto suo, l’italico cliente, si rassegna a votare ancora per Antonio (che fa quel che può) e ad  accendere l’ennesino cero votivo al cospetto di San Giustino (il contadino). Patrono dei polli spennati.

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Radici.

Il nostro Cagnolino Nero Tignoso, di tanto in tanto, apre una pagina a caso del suo affezionato Devoto: così, per arricchire il lessico e concedere poi un pò di agognata libertà alla fantasia. Oggi la sorte è toccata alla pagina 2228. Nelle piante superiori, organo di solito infisso nel terreno che oltre a sostenere la pianta, assorbe acqua e sali minerali.

La (pur flebile) memoria del Garolfo, recupera così qualche sbiadito fotogramma di Kunta Kinte, protagonista della celeberrima saga afro-americana…

Assapora idealmente gli squisiti e peccaminosi aromi di un caffè rigenerante e di una succosa e profumata rotellina…

Radici cristiane.

Inizia a sudare freddo pentendosi,  senza indugi e nefasti ripensamenti,  per essersi abbandonato, pur solo per pochi istanti, agli amabili e ideali sensi trasmessi dalle papille gustative. Con un sorriso di beatitudine sul volto accantona sdegnato le proprie debolezze di gola, in incondizionato e deferente ossequio alle radici cristiane dell’Europa e (soprattutto), del Bel Paese.