
Il Garolfo si regge saldo all’apposito sostegno. Una voce da altoparlante ridonda sulle lamiere metalliche che rivestono la stazione. “Tecnici dei bagni autopulenti contattare Termini”. Solo un presagio di quanto proietterà, poco dopo, in un loop infinito, il monitor al centro del convoglio. La bionda soubrette dello yogurt-vigile urbano del colon, fa la sua comparsa anche venti metri sotto terra per convincere le pendolari che senso di gonfiore, stitichezza (*), senso di disagio, cattivo umore e nervosismo, pigrizia, stanchezza, possono essere causati da problemi di transito intestinale (**). Lucio Sestio. Uscita lato. Sinistro. Poco importa se una distinta signora qualsiasi si è divorata tre anatre all’arancia, quattro tavolette di cioccolato fondente, è vestita da Zorro, si è appena accapigliata con la collega d’ufficio, oltre che essere reduce da tre folli notti trascorse ad ubriacarsi in discoteca. Solo il transito intestinale può fregiarsi dell’esclusiva di padre dei peggiori sintomi. Prossima fermata. Numidio Quadrato. Uscita lato. Sinistro. Il Garo osserva l’umano melting pot immerso in copie di City, Leggo, settimanali frivoli, spartiti, appunti, musica ed audiolibri avidamente succhiati con le orecchie. Porta Furba. Quadraro. Uscita lato. Sinistro. Un crocchio di turiste americane sale gorgogliando frasi ad un primo ascolto incomprensibili. Neppure loro, con un ventre che nulla ha a che spartire con una tavola da surf (o da neve che è uguale) si appassionano al potere taumaturgico del beverone. Prossima fermata. Arco di Travertino. Uscita lato. Sinistro. Il Garolfo pensa con sconcerto a come sia possibile che nessuna delle dame presenti si premuri di verificare, attraverso l’autopalpazione del pancino o lo screening diagnostico dell’umore, la presenza (congiunta o disgiunta) dei preoccupanti sintomi descritti con immagini di fanciulle tribolanti.
Basito per l’altrui indifferenza verso il proprio stato di salute, il Nostro si infila attraverso le porte scorrevoli e, in buona compagnia, riguadagna la superficie dopo aver percorso tunnel, scale mobili e fatto roteare tornelli metallici. Un sole abbacinante scontorna le meraviglie della Città Eterna: anche su questo lembo di crosta terrestre i problemi di transito sembrano non mancare. Qua, tuttavia, gli stessi sono agevolmente gestiti con qualche colpetto di clacson, manovre repentine, taciti sguardi comprensivi attraverso i finestrini abbassati a metà. Solo qualche espressione colorita sembra evocare, neppur così velatamente, i mirabili effetti del Bifidus Actiregularis….
(*) E pensare che il Garo è sempre stato convinto del fatto che i problemi di transito si manifestassero dopo aver divorato una cassettina di prugne belle mature. Non si finisce mai di imparare… Alessia, sei tutti noi!
(**) Che attanaglia ben il 46,3% delle donne italiane (!)
Foto:
Garolfo 2009
Condividi il Garolfo su Twitter & Co.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...