Archivi tag: lorenza lei

Catapulte.

Il Garo legge incuriosito e divertito l’articolo in cui si scrive che la Rai TV ha posto l’attenzione sulla puntata della fiction “Ciclone in convento” perché contenente la scena di un matrimonio tra omosessuali. Preso da curiosità irrefrenabile, ha richiesto pareri scritti ed informali a teologi, escapologi, filosofi, giuristi, osteopati. Nessuno, tuttavia, è riuscito a fornire una risposta (che fosse esaustiva o meno). Il Nostro, quindi, si è ricordato della propria connessione internet e ha recuperato un’utile articoletto in grado di fornire qualche spiegazione e rischiarare  (ancorché solo parzialmente e temporaneamente) le tenebre medievali che avvolgono la Prima Azienda Culturale del Paese.

Il Garo tuttavia si ferma.  E riflette un poco (operazione per lui alquanto complessa), convincendosi al fine della necessità che una mano vellutata, premurosa e materna si adagi soavemente sugli occhi del teleutente per evitargli traumi da immagini inopportune, blasfeme e truculente. E della necessità di proporre rappresentazioni di colore, candide, tenui e rassicuranti (proprio come queste). Dippiù. Il Garolfo si permette di suggerire interventi di somma urgenza per arrotondare espressioni inudibili. I “falli (sportivi) da tergo” dovrebbero diventare “bua da dietro”. Separazioni e divorzi, invece, “scelte di vita autonome indotte da tardive visioni vocazioniste”. Le violenze in famiglia, magari, “passeggeri momenti di opacità mentale”. Quanto a rimedi per i varietà, in cui abbondano ghiandole mammarie e quintali di prosciutti, lasciate che il Garo ci pensi un pochino.

Pubblicità

(Italiche) pregunte.

garofaq

Al Garolfo pacerebbe  stimolare le centinaia di migliaia di intelligenze che leggono il blog.  Ingegneri, politologi, sociologi, infermieri, giuristi, parapsicologi, cartomanti, internisti, erpetologi, urbanisti.  Affinché forniscano il loro contributo per ottenere risposta ad alcune banali, italiche domandine.

Perché:

  1.  alla Direzione Generale della Rai deve essere nominata una signora “che gode delle  silenziose ma sicure simpatie dei vertici vaticani che vedono in lei un interlocutore affidabile“,  in luogo di una signora indipendente che risponde solo alla coscienza propria e gode delle sole simpatie (silenziose o rumorose) dei suoi collaboratori?
  2.  Dopo aver pagato il pedaggio dell’autostrada: si  paga il canone del Telepass, il gasolio è più caro, nei bagni ci sono i cestini per le offerte, se un sassetto ti frantuma il parabrezza te lo paghi, per uscire dall’atogrill dopo aver addentato un gommoso Camogli devi percorrere il labirinto come una cavia?
  3. Si paga profumatamente un conto in banca su soldini poi girati a terzi dietro lautissimo corrispettivo?
  4.  Ci si accanisce a tessere eleganti accappatoi in ciniglia che portano in giro l’acqua senza asciugarla?
  5.  I papà e le mamme accompagnano i frutti del loro amore a scuola con l’auto fin nell’atrio, come al MacDrive?
  6.  Con la mano destra si incentivano le energie rinnovabili e con la sinistra si vendono milioni di decoder per il digitale terrestre dotati di inutili milioni di lucette accese, pure da spenti?
  7.  Per cambiare la lampadina al fanale delle auto moderne è necesario smontare radiatore, testata del motore e coppa dell’olio?
  8. Nelle italiche gare podistiche la colonna sonora è il clacson dell’automobilista e non il canto di merli e passeri?
  9. Nei programmi televisivi di sport c’è solo calcio per antipasto, primo secondo, contorno, caffè, ammazzacaffè e ruttino?
  10. Gli autovelox sulle strade debbono essere segnalati con cartelli e nessuno invece segnala la venuta degli Ispettori del Lavoro o del medico fiscale?

Il Garo si scusa per le bagatelle e ringrazia in anticipo tutti coloro che ci metteranno del loro per diradare le nebbie in cui si perdono le italiche pregunte di cui sopra.