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iTuribolo.

La Chiesa intera guardi a Internet con entusiasmo e audacia e i sacerdoti diventino navigatori della Rete, partecipino ai social network e portino la parola di Dio nel grande continente digitale”. Il Garolfo legge con trasporto le parole del Sommo Pastore (rectius, del suo cibernetico ghostwriter) e pensa a sacerdoti  imprecanti (nel rispetto dei divini dettami, s’intende), innanzi ad una tastiera, tra cavi, routers, configurazioni, drivers, contratti di fornitura che promettono (e non mantengono) trascendenti velocità di navigazione. Si immagina curati che rifiutano, su Facebook, le amicizie di navigatori separati, divorziati o rei confessi di congressi carnali prematrimoniali. Che editano blog un pochino soporiferi e lontani dalla realtà (come alcune omelìe) e cinguettano su Twitter passi delle Sacre Scritture. Peccato, per questi Portatori di Parola Digitale, che la Rete raggiunga un numero di fedeli telematici addirittura inferiore a quelli che alla domenica varcano le soglie dei Sacri Edifici di Culto. Secondo la modesta idea del Garolfo, per colmare questo gap tutto italico, anche le Gerarchie potrebbero metterci del loro. Magari pepando un poco il dibattito “sui muri appesi ai crocifissi” negli edifici pubblici, con la proposta di inserire un’antennina Uai Fai in ogni crocetta di legno. Per navigare come Dio Comanda attraverso le onde delle reti pubbliche, sarebbe comunque necessario ottenere login, contrologin, password, presentare patenti, carte di identità, porti d’arma, libretti della pensione, abbonamenti del tram, tessere sanitarie, codici fiscali, partite iva, licenze di pesca o di fuochino, social cards. Oltre che soffrire rannicchiati al freddo su una panchina del centro con il Laptop sulle ginocchia o sotto gli occhi di un barista impaziente di liberare il tavolo per il prossimo cliente. A meno che, i Quadri della Santa Romana Chiesa, di solito particolarmente audìti negli emicicli parlamentari, non riescano a persuadere il Beato Legislatore ad abolire quella perversa e diabolica normicina che rende l’Italia un unicum nel globo, quanto a baluardo nella lotta contro terrorismo. O a favore di notizie televisive parzialmente scremate.

Per i “Garolfi” interessati ad approfondire:

Rete per la libertà della rete

Il Wi Fi rimane blindato anche nel 2010

Wi Fi pubblici fuorilegge in italia?

Ultim’ora. Già pronte le prime applicazioni  iPad (ultima creazione Apple), per CyberCurati, perpetue, sacrestani.

iOffertorio. Sfruttando l’accelerometro, permette ai fedeli che si accingono all’offertorio, di tenere in perfetta posizione orizzontale le ampolline con acqua e vino, opportunamente adagiate sulla nuova meraviglia tecnologica di Steve Jobs. Evitando così irrituali, dispendiosi, antiestetici sversamenti.

iTuribolo. Sfruttando il GPS dello stesso meraviglioso dispositivo di cui sopra, permette di calcolare le oscillazioni del turibolo, ottimizzando al grammo i consumi di incenso per singola celebrazione, giorno, mese, anno liturgico.

iRiconciliazione. Previa inserimento (per il mezzo di tastiera virtuale), del numero dei peccatori in attesa fuori dal confessionale (e del nome del Ministro Riconciliatore), l’iPad calcola il tempo di attesa approssimato al minuto. Contiene database d’ausilio per gli assolti, aggiornato con le preghiere di penitenza più impartite nell’ultimo mese.

(S)comunicare.

Il Garolfo legge con estremo interesse la prima pagina del foglio acquistato in edicola, che riporta (papali papali) le parole dell’Organo di Stampa Ufficiale della Santa Sede:Bisogna formare le coscienze, non dare pillole con leggerezza” (il Garo, influenzato, ripeteva sovente questa frase alla mamma quando si annunciava sull’uscio della camera con la scatola della Tachipirina pronta per l’uso N.d.G.). “E’ una crepa nella civiltà” ( L’Europa ne è piena. Di crepe, s’intende). E ancora: “Comporta la scomunica lateae sententiae”. Interessante pure la posizione ufficiale dell’Associazione Papa Giovanni XXIII:  “Siamo in lutto” (Come si può notare sotto, in Francia, la fascia nera al braccio la portano da ben 21 anni. Il Garo auspica senza grossi problemi di circolazione agli arti superiori).  Per quanto modesto possa apparire il proprio filosofeggiare, pensa che per  (ri)formare le coscienze sia preliminarmente necessario  (ri)sintonizzarsi sulle loro frequenze. Accantonando parole e frasi altisonanti e vacue (forse). Suggerendo di premere  il tastino rosso del televisore (fuor di dubbio). Attraverso l’eloquio, sincero, appassionato e persuasivo, di quei (pochi) sacerdoti di frontiera ancora in trincea. Magari, alla buon’ora, insegnando alle Gerarchie ad avvalersi, con perizia, dei  mass media di proprietà. Limitando le inutili, stucchevoli e controproducenti comparsate nei Tiggì  di Stato, degli Amministratori Delegati della Cattolica Apostolica Romana Chiesa.

P.S. La pillola RU486 nel mondo (dal blog di Francesco).

1988 Francia, Cina
1991 Gran Bretagna
1992 Svezia
1999 Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Israele, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Svizzera
2000 Stati Uniti, Norvegia, Russia, Ucraina, Serbia e Montenegro
2001 Taiwan, Sudafrica, Tunisia
2002 Bielorussia, Lettonia, India, Azerbaijan, Georgia, Uzbekistan
2003 Estonia
2004 Moldavia, Guyana
2005 Albania, Ungheria, Mongolia
2006 Australia
2007 Portogallo, Armenia
2008 Romania
2009 Italia

Paramenti.

Il Garolfo, pescando a caso di Tiggì in Tiggì, non può fare a meno di rallegrarsi per l’abituale parata di Ministri del Culto, sovente rappresentati dai pixels del proprio ultrapiatto all’ultimo grido.

Tiggì Uno 13. 30 (primo marzo). Il Pontefice esorta le autorità alla tutela dei lavoratori.

Tiggì Uno 13.30  (sette marzo). Etica nella medicina dei trapianti e delle cellule staminali. Monsignor Fisichella, Presidente della Pontificia Accademia Pro Vita, in visita all’Università di Padova.

Tiggì Uno 13.30 (otto marzo). Papa Benedetto prega per tutte le donne, perché siano sempre più rispettate nella loro dignità e valorizzate nelle loro positive potenzialità.

Tiggì Uno 20.30 (nove marzo). Obama cancella il veto sui contributi pubblici alla ricerca sulle cellule staminali (protestano i vescovi americani).

Tiggì Due 20.30 (nove marzo). Roma città aperta. Così recita l’Osservatore Romano per commentare la visita del Papa in Campidoglio.

Tiggì Uno 20.30 (undici marzo). Benedetto Decimosesto ribadisce che l’attività di ricerca scientifica deve essere guidata dall’amore per i malati.

Tiggì Due, 20.30 (diciotto marzo). La Sala Stampa vaticana precisa le parole del Papa sull’uso dei preservativi in Africa, affermando che è necessario educare la popolazione ad una sessualità responsabile.

(…)

Il Nostro (nero) cagnolino tignoso, osservando interrogativo le callosità della propria zampetta destra, pensa che non sarebbe niente male se il digitale televisivo fosse un pochino meno terrestre ed un filino più terreno. Medita altresì sul fatto che tale speranza sia quanto mai remota. A breve, infatti, i grandi magazzini di elettronica collocheranno sui propri scaffali una scatolina color porpora da allacciare con un candido cavo scart al diabolico apparato televisivo. Da fonti autorevoli e ben informate, il Garo ha appreso che è  in fase finale di sperimentazione una tecnologia innovativa: il digitale divino. Trattasi di un esclusivo sistema ad accesso condizionato (smart card nella foto in alto), che con soli 39,99 Euro al mese (comprensivi di 4 numeri de “L’Osservatore Romano”), consentirà al telespettatore di abbinare alla già copiosa offerta tematica dei Canali di Stato, una ricca serie di contenuti premium.

Programmi a tema sulle nuove tendenze, i colori, i tagli più moderni per le tonache. Le funzioni feriali e festive nelle principali cattedrali nel mondo, con sottotitoli e commento in italiano. Le riprese, acca ventiquattro, dei dietro le quinte in 66 rinomate canoniche e 37 selezionate sacrestie del devoto Bel Paese. Il pulsante rosso (interattivo) del telecomando consentirà di seguire, nei suoi spostamenti, il Monsignore preferito mentre cucina, studia, scrive, prepara le omelie, aiuta i chierichetti nella vestizione. L’interattività sarà garantita anche per le timorate perpetue che risponderanno alla chiamata per fare parte del celeste reality. Sarà così possibile scorgere i loro virtuosi movimenti mentre lucidano gli arredi sacri, addobbano la chiesa, riassettano i paramenti liturgici e siedono, composte e ritte,  innanzi alla tivvù. Osservando se stesse, compiaciute e meravigliate, nel moderno specchio con il manico di cristallo (liquido).

Radici.

Il nostro Cagnolino Nero Tignoso, di tanto in tanto, apre una pagina a caso del suo affezionato Devoto: così, per arricchire il lessico e concedere poi un pò di agognata libertà alla fantasia. Oggi la sorte è toccata alla pagina 2228. Nelle piante superiori, organo di solito infisso nel terreno che oltre a sostenere la pianta, assorbe acqua e sali minerali.

La (pur flebile) memoria del Garolfo, recupera così qualche sbiadito fotogramma di Kunta Kinte, protagonista della celeberrima saga afro-americana…

Assapora idealmente gli squisiti e peccaminosi aromi di un caffè rigenerante e di una succosa e profumata rotellina…

Radici cristiane.

Inizia a sudare freddo pentendosi,  senza indugi e nefasti ripensamenti,  per essersi abbandonato, pur solo per pochi istanti, agli amabili e ideali sensi trasmessi dalle papille gustative. Con un sorriso di beatitudine sul volto accantona sdegnato le proprie debolezze di gola, in incondizionato e deferente ossequio alle radici cristiane dell’Europa e (soprattutto), del Bel Paese.