Archivi del mese: novembre 2008

Garolfopuntoittì.

Ormai le partite a calciobalilla nel centro di Antananarivo e gli avventurosi trasferimenti sui treni malgasci sono un ricordo. Nitido, ricorrente, gradevole, per nulla lontano, ma pur sempre un ricordo. Per scacciare la malinconia da jet-leg (quante colpe a questo povero jet-leg), il Garolfo decide di affidarsi al vizio occidentale più invalso nelle situazioni di cosiddetta “sindrome da meditazione profonda e perseverante post traversata”: gli acquisti. Certo.  Proprio a  lui, che il solo udire questa parola, fino a non più di un mese fa, avrebbe causato secchezza di fauci ed eruzioni d’ogni tipo, intensità e magnitudo (su entrambe le scale, Richter e Mercalli. Il Garo si è sempre chiesto chi sceglie il gradino giusto dopo un terremoto). Indi si concentra pensando a che cosa gli possa realmente mancare. L’auto nuova no; che il limoncino verde, pur se diversamente nuovo, ambula in maniera più che dignitosa. I pantaloni no, che ancora quelli vecchi non hanno buchi e tra poco ci sono i saldi. Il decoder digitale terrestre no; altra scatoletta che minerebbe alla radice la già precaria statica della piramide tecnologica che svetta accanto al televisore. Il telefonino nuovo no; vade retro. La specchiera per l’ingresso no; una nuova pompa per la bici no; il kit per il montaggio “step by step” delle tre Caravelle no; la potatrice con svettatoio no; il tiragraffi per il gatto (che non c’è) no; la livella elettronica multifunzione no; la chiave dinamometrica no; le sementi di petunia neppure….

Il Garolfo,  attanagliato da un inatteso e totalizzante delirio di consumistica bramosìa ed onnipotenza,  pensa  che per affiancare alla sindrome voraci anticorpi sia necessario un acquisto di peso, sostanzioso, insomma. Magari in grado di attribuire padronanza o potestà incontrastata. Improvvisamente  si illumina, sgambetta in cucina per sfogliare le “Paginas Amarillas”. Rintraccia il numero dei cibernetici amici pisani del Cienneerre, agita vorticosamente le dita sulla tastiera del telefono e verifica, con il cuore in gola, che qualche altro Cagnolino Nero Tignoso non lo abbia preceduto nel proprio intento.  Sospiro di sollievo, raccomandata A/R, et voilà, finalmente anche il Nostro ha ciò che si merita (e più gli mancava). Con orgoglio e gli occhi scintillanti, per la prima volta, può così mostrare al proprio copioso pubblico l’autentico, tangibile (si fa per dire…), tanto atteso ed agognato DOMINIO!

W W W .

www.garolfo.it


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“Trano” (*)

Per il Garolfo è giunto il momento di distillare le immagini, i pensieri, le sensazioni provate. Il Nostro pensa che mai, prima d’ora, il materiale da elaborare è stato così abbondante, denso, vario e carico di emotività.

(*) Casa, in lingua malgascia.

P.S. Durante il volo aereo, il Garo ha sognato di armeggiare con il telecomando del televisore di casa selezionando vorticosamente tutti i canali e ritrovando sullo schermo, inesorabilmente, senza soluzione di continuità, sempre la medesima immagine.

Si è destato ebbro di speranza, si è affacciato al finestrino ed osservando il tappeto di    nuvole sotto di lui ha pensato che, in taluni casi, i sogni si avverano. Si. In taluni casi.

Nella pagina “Madagascar?” è fresca fresca di pubblicazione la sezione “IL VIAGGIO – dopo…”.